martedì 4 maggio 2010

Qual è il significato della parola "esistenza"?


Gentile redazione di Fucularus.
Mi chiamo Pippo Pippo (Pippo è il cognome) e sono un vostro assiduo lettore e sto tutto il mese davanti all'edicola aspettando che arrivi il nuovo numero che mi insegnerà tante cose belle, ad esempio: perchè l'uovo ha il bianco e perchè ha la balla, perchè ci sono due tipi di cellulari: uno che porta i delinquenti al carcere (e voi una volta mi avete insegnato che in questo caso fa anche da vocabolario perchè li traduce) e uno che invece porta tanti soldi ai gestori, e tante altre cose belle.
Certe volte, quando purtroppo ci sono le feste come Natale o Pasqua o ci sono troppi scioperi, e vedo che la vostra rivista ritarda, mi prendo così tanto di nervi che la nonna Tina mi deve fare un bel ciore di camomilla.
Ho una domanda che nessuno sa la risposta, ma io sono furbo e la faccio a voi perchè so che mi darete la risposta, da dove proviene la parola "esistenza"?
Grazie
Pippo Pippo


Ciao caro Pippo (scusa se ti chiamiamo per nome ma ti sentiamo oramai dei nostri).
Hai fatto bene a farci questa domanda, lo sai che solo noi possiamo darti la risposta.
Il nostro slogan è: "Tu ci fai una domanda piano piano e noi ti diamo una risposta potente potente".
Le origini della parola esistenza sono da attribuire al popolo degli Scazzubbuli, un popolo vissuto circa 70 milioni di anni fa nelle foreste degli altopiani Scaramacai.
Gli Scazzubbuli adoravano la dea Enza (nella foto la sua raffigurazione), creatrice di tutto ciò che esiste, e nelle loro preghiere ricorreva frequente la litania: "gertyuiolla poppadella miscata aiai macchì Ienzha", che gli studiosi hanno tradotto in "esiste Enza".
Ecco spiegate le origini della parola. Pippo, sii sincero, è o non è una risposta molto potente?

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