venerdì 30 aprile 2010

Combattere la bulimia con l'amore


Gentile signora Maria, sono sconvolta! Mi chiamo Nitta, ho 49 anni e le scrivo da Vaccarizzo. Il mio problema è che da quando sono stata lasciata dal mio zito Eugenio, mangio come una pocca. Se non mi calo almeno 5 chili di roba al giorno mi sento male, devo mangiare inzichitanza. Deve pensare che ieri sera verso le 10, mentre guardavo la telenovela su Telebratta, mi è venuto un attacco di fame e ho sbarattato il frigo. Non contenta, mi sono calata la frutta di plastica del centrotavola, un clistere di gomma da due litri, due borse per l'acqua calda, il mocio Vileda con tutto il pagghiazzo e la tenda del salotto. Mentre le scivo mi sto mangiando il mous e qnd nn riesc p a scriv...

Nitta, mia cara Nitta, datti una calmata e sgombera la mente.
Il tuo è un problema di bulimia tiroidea, cioè che deriva dalla mancanza di marruggio.
Il tuo metabolismo assimila rapidamente le calorie ed è pronto a riceverne altre. Ma è solo un'apparenza, una specia di cosa camuffata dalla psiche!
In realtà hai troppo bisogno di farti scotolare il tappetino magico da qualcuno.
Se fossi in te andrei fuori, in discoteca o al cinema, e non me ne lascerei scappare nemmeno uno!
Datti verso, gioia. Ciao.

Maria.

p.s.- E lassa peddiri a stampanti, ahuuu!!!

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