venerdì 30 aprile 2010

Cibi sani e leggeri


Ci scrive la Lettrice Piercozzola:
Cara zia Lucia, in occasione del 1° Maggio, avevo pensato di preparare per la scampagnata un bel fassumauro. Appena l'ha sentito mio marito ha cominciato a fare bordello, perchè sostiene che cucino sdisamurato, che le cose non sanno di niente e che se ne va da Pistorio a mangiarsi un arancino o uno sfencio. Non puoi sapere come ci rimango male quando mi dice che col fassumauro non ci so fare in ogni senso.
Ma esiste il segreto del fassumauro? Ti ringrazio.

Figghia bedda, il fassumauro è una cosa seria, in tutti i sensi e te lo dice una che, quando era picciotta, di fassumauri tra le mani ne ha avuti parecchi. Dopo quache anno di matrimonio, le mogli non curano molto il fassumauro del marito che, da buongustai provvedono altrove. Ora, posso dirti che una delle cose sbagliate, conseguenza dell spacchiamento sociale è l'utilizzo del prosciutto o di altre minchiate. Quando lo faceva la nonna Tina, c'era da leccarsi le dita perchè caricava mortadella a tinghitè e una volta, la mortadella era una prelibatezza. Va detto che alla nonna Tina gliela potevano solo annacare in cucina: mitiche le sue cotolette.
Ma qualsiasi cosa cucinava era una leccornia. Nonno Neddo, si spolpava la mirulla dell'agnello e io mi spolpavo anche le zampe del pollo, che oggi si buttano. U culu chinu è!!! Sono però convinto che il segreto della riuscita, consiste nell'amore per la preparazione. E nonna Tina ne metteva tanto. Perciò, usa la mortadella, un poco di buattedda nel sugo e soprattutto, cucina con dedizione, invece di pensare al marruggio!

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